top of page

Parole di partecipazione

La galleria Rosso20sette artecontemporanea presenta fino al 24 dicembre gli ultimi risultati del progetto Vortex: per aspera ad astra iniziato nel 2014 da OPIEMME, pseudonimo sotto il quale questo artista lavora dal 1998.

Da sempre OPIEMME lavora con la parola: singole lettere, vocaboli o frasi intere sono i protagonisti delle sue opere. Suoi sono gli interventi di muralismo realizzati in numerose città della Polonia, in Italia, Francia, Argentina: le grandi dimensioni sono per l’artista un modo per portare in strada la poesia e il suo messaggio. E’ arte pubblica al servizio della collettività.

In questa mostra i riferimenti letterari, che trasposti in stencil si trasformano in immagini, sono realizzati su antiche carte geografiche che, agendo come un ricordo e stabilendo un riferimento al cambiamento dei tempi, diventano. anche qui, portatrici di un messaggio sociale. È partecipazione del riguardante.

OPIEMME, Vortex: per aspera ad astra. Courtesy of the Gallery

Quando, non ancora costituite sotto forma di frasi, le singole lettere aleggiano disperse sul foglio di carta, esse sembrano scavalcare la bidimensionalità del supporto e diventare primo piano. In altri casi lo sfondo è la tela, su cui profili di città notturne sono evocati e illuminati da vocaboli che come stelle sono fissi in cielo.

Chiaro e visibile è il riferimento alle teorie del genetista Giuseppe Sermonti, che nel trattato L’alfabeto scende dalle stelle. Sull’origine della scrittura avanza la tesi secondo cui l’essere umano avrebbe derivato il proprio alfabeto dall’osservazione delle costellazioni. Il progetto Vortex:per aspera ad astra deriva proprio dall’assunzione da parte di OPIEMME di questa originale teoria.

Come dei vortici generatori di infinitesime entità, forme circolari che evocano buchi neri esplodono facendo fuoriuscire singoli vocaboli; essi sono fonte di nuova creazione, le parole e le tracce sono indicazioni per una ricostruzione di senso. Come in un puzzle il partecipante è chiamato a ricomporre i pezzi.

OPIEMME, Vortex: per aspera ad astra. Courtesy of the Gallery

La forma delle costellazioni viene resa in maniera stilizzata nello stesso spazio delle immagini e delle parole, in armonia con esse. I tre elementi fondamentali (e fondanti) di queste opere solo insieme generano ciò che solo in nuce potrebbe esistere in virtù della potenza di ognuno di essi.

Le immagini si compongono, a volte nascono da un ammasso informe di materia che nella perseveranza dello sguardo prende forma. Così spesso accade nelle opere di OPIEMME: qualcosa di indefinito al primo sguardo può assumere la fattezza di un’immagine definita. Avviene anche il procedimento inverso, come quando a prima vista scorgiamo un’immagine e poi solo in un secondo momento ci accorgiamo che essa è composta da lettere. Così, le parole di Moby Dick di Herman Melville compongono lo stencil a forma di balena e quelle della poesia di Edgar Allan Poe diventano un corvo.

Può capitare inoltre che non si trovino riferimenti letterari, e in quel caso le frasi risuonano come moniti che portano alla riflessione, fanno scattare la consapevolezza e portano all’azione. Concetti già sentiti, che i media ripetono incessantemente, qui sono forti e chiari come una spinta a uscire dall’oblio dell’inettitudine.

Galleria Rosso20sette artecontemporanea [Roma,Via dell’ orso 27]

Rosso27.com

OPIEMME

Vortex: per aspera ad astra

19 novembre – 24 dicembre 2016

bottom of page