top of page

Monday

Watch out, the world's behind you!”, cantava Lou Reed in quelle malinconiche Sunday mornings passate a giacere con un “restless feeling” presago del tumultuoso ritorno alla realtà quotidiana del Lunedì.

Il fatidico giorno della settimana nel quale il mondo davanti ai nostri occhi è ancora tutto da farsi, è quello di cui ci parla Camille Henrot nella sua mostra personale in corso presso la Fondazione Memmo, in allestimento fino al 6 Novembre.

Questa promettente artista francese, già vincitrice di un premio alla 55° Biennale di Venezia, svolge un'interessante riflessione sul tempo e sull'ossessione umana di incasellarlo in schemi fissi ricorrenti e fittizi. Proprio come le settimane, le quali scandiscono il succedersi delle ore e dei giorni rendendo il tempo a misura d'uomo. Monday precorre infatti una mostra futura che avrà come tema i restanti giorni della settimana.

Henrot attinge ad un repertorio iconografico e tecnico antico, vivificato da una briosa ironia moderna, per trasmettere il trauma del rituale ciclico di inizio settimana, che sancisce la fine del giorno di riposo precedente: in altre parole il trauma causato dal doloroso abbandono mattutino del letto al suono della sveglia. La sua Derelitta bronzea, dal sapore cubista, è profondamente influenzata da suggestioni all’italiana, rese evidenti dalla scelta del materiale impiegato, nonché dal suo ispirarsi a La disperazione di Mardocheo botticelliana. L’opera non fa altro che trasporre in atto epico la “levataccia” del mattino, scherzosamente ma con efficacia.

Camille Henrot, Monday, 2016. Installation View. Courtesy of Fondazione Memmo

Con verve altrettanto ironica Contrology allude allo sforzo grandioso dell'atleta che si esercita, che emerge dal torpore piatto del riposo verso la volontà del movimento, mettendo in atto la forma e il moto in nuce nella materia. Un po' pigramente e controvoglia come suggerisce il titolo, la scultura racchiude un rituale tragico e travagliato, un'angoscia controversa vagamente michelangiolesca: grazia o dannazione, movimento o torpore, palestra o divano?

Accanto alle sculture, troviamo inoltre brani di pittura ad affresco site specific realizzati dall'artista che includono ulteriori brillanti spunti iconografici di confronto col tema della fatica o della malinconia. Opere che si configurano come primo tentativo da parte dell'artista nel genere monumentale dell’affresco, sforzo incentivato dall'ammirazione e dalla suggestione esercitate dal patrimonio artistico della Capitale.

Si tratta di opere come A dog's life, che rappresenta forse quel che resta alla sera di un giorno difficile ("A hard day's night" diceva la canzone) emblematicamente personificata in un Atlante ricurvo sotto il peso del globo e dei suoi impegni, che potrà lasciare alle sue spalle solo nel week-end. Tra i vivaci affreschi dalle tenui tonalità rosse, blu e verdi vale la pena citare anche Uneasy Moses, nel quale un'inquieta ed inquietante figura solleva imperiosa una donna nuda lascivamente abbandonata sul suo letto. Una sorta di Cristo che risolleva i progenitori dall'Ade come in un'Anastasis bizantina. O più semplicemente il suono della sveglia che ci trascina via dal mondo notturno?

Camille Henrot, Monday, 2016. Installation View. Courtesy of Fondazione Memmo

Suggella la mostra la scultura situata nel cortile centrale della Fondazione, isolata da tutte le altre.

Si tratta di Dropping the ball, due fumettistiche gambe terminanti in due orecchie appuntite drizzate verso l'alto, in posizione allusiva di vittoria, come in un gesto di sicurezza e dominio.

Potrebbe trattarsi forse della sarcastica conclusione che trae l'artista dal tentativo, fittiziamente riuscito, da parte dell'uomo di controllare qualcosa di indomito come il tempo (o come gli animali, della cui compagnia domestica godiamo, seppur consapevoli di operare una forzatura contro la loro natura), con orologi e calendari.

Un folle atto di tracotanza umana, punito con la solitudine dell'uomo moderno.

Così Cammille Henrot esorcizza i buoni propositi mai realizzati del lunedì e ne dissacra i frenetici impegni, in attesa di scoprire cosa riservano gli altri giorni della settimana.

Fondazione Memmo [Roma, Via della Fontanella Borghese, 56 - Scuderie di Palazzo Rispoli]

fondazionememmo.it

Monday

CAMILLE HENROT

12 maggio - 06 novembre 2016

bottom of page