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Volta la Carta

Varco presenta Oltre Collage Collective, una mostra a cura di Auronda Scalera e Isabella Genova, proposta per la prima volta a Roma proprio in occasione della ricorrenza del centenario dalla nascita del movimento Dada, che vede protagonisti alcuni artisti e membri fondatori di un collettivo di collagisti internazionali: Beatrice Squitti, Chiara Lanzieri, Emanuele Sartori, Emidio Bernardone, Ermanno Cavaliere, Franz Murtas, Franz Samsa, Gemma Vinciarelli, N. Likt Icon, Paola Lesina, Paolo Cabrini, Roberta Russo, Walter Paganuzzi e Zeno Sbadato Peduzzi.

Walter Paganuzzi, L'indecisione, photo by Massimo Ciampa, Courtesy of Varco

Notiamo come oggi, nell'epoca dell'occidente digitalizzato, dove ciascuno individuo, in possesso di almeno un alter ego in uno dei social network esistenti, stia via via perdendo l'uso del pollice opponibile nel frenetico atto di sfogliare pagine e pagine di documenti in formato elettronico. Chissà, forse tra qualche anno potremmo vedere uno dei tanti nativi digitali, seduto in una vecchia sala d'attesa, esercitare con l'indice una lieve pressione sul frontespizio di una rivista di carta patinata e, nell'attesa del completamento del download, pensare che la Next Generation Networking sta diventando oramai obsoleta.

I quattordici artisti in mostra oppongono all'impalpabilità della selezione tramite screenshot, frammenti di carta rifilati con forbici d'acciaio da sarto, oppure con bisturi di precisione, e per tale ragione, prima che di arte del collage, si dovrebbe parlare di arte del ritaglio. Attraverso di esso i collagisti, come degli scultori, eliminano l'eccedenza di materia per sottrarre alla pagina stampata un dettaglio e, attraverso un costante esercizio di libere associazioni, restituire ad esso una nuova vita accostandolo ad altri particolari. Proprio per questo aspetto, il progetto curatoriale sottolinea la sostenibilità di un'arte che ha nelle sue fondamenta il concetto del riciclo e riuso creativo, una pratica che proprio in questo periodo va assumendo un ruolo imprescindibile per l'ecologia.

Questa comparazione ha anche lo scopo di avvicinare all'arte del collage tutto quel pubblico non del settore che si è così trovato a stabilire un intimo contatto con quei preziosi fogli di pura cellulosa.

Quotidiani, periodici, riviste di moda, di scienza, di filosofia, e ancora carte geografiche, mappe, fotografie d'archivio, private o di famosi autori, sono i materiali utilizzati da questo originale collettivo che, guardando ai grandi maestri (dai romanzi per immagini di Max Ernst ai collage di Robert Rauschenberg, fino a quelli degli italiani Ardengo Soffici o Lamberto Pignotti), porta avanti un linguaggio artistico costellato di tropoi visivi.

Ermanno Cavaliere, GOGE-Vulnerabilità, photo by Massimo Ciampa, Courtesy of Varco


Metafore, ossimori, similitudini, metonimie, sono le figure retoriche con le quali lo sguardo dell'osservatore deve misurarsi per entrare nel climax dell'opera in esame. Il comune denominatore tra le diverse opere in mostra è l'operazione creativa che le sottende: tutti gli artisti, infatti, partono da un' immagine, o una porzione di essa, per proporre attraverso varie tecniche di accostamento, un'altra immagine che non corrisponde al reale, ma che valica i confini dell'allucinazione e del sogno.


Beatrice Squitti, Untitled, photo by Massimo Ciampa, Courtesy of Varco


Il collage allora si presenta ancora una volta e aggiungerei inaspettatamente come un'arte perturbante e spaesante, ma dal forte impatto attrattivo. Una pratica capace di dar vita a dimensioni del pensiero e della fantasia che, si potrebbero descrivere con un verso di un grande paroliere: «Piene di foto di sogni interrotti» (F. De André, “Volta la carta”, in Rimini, Dischi Ricordi, 1978.)



Varco Pigneto [Roma, Via Fanfulla da lodi 1]

www.varco.website.majeeko.com

Oltre Collage Collective

a cura di Auronda Scalera e Isabella Genova

15 Aprile - 21 Aprile 2016






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