top of page

Una strada da ripercorrere, Road Back To Relevance

Road Back To Relevance è il titolo della personale del giovane artista gallese Dan Rees, classe 1982. La Nomas Foundation si è impegnata a ricostruire un percorso espositivo che faccia il resoconto della sua decennale carriera, attraverso un fil rouge messo in evidenziata nel titolo della mostra, Road Back To Relevance: la strada verso il ritorno alla rilevanza. Dan Rees, impegnato nel sociale e nel politico, decide di ribaltare lo stato delle cose che ci circondano rovesciandone il punto di vista. Partendo dai China Trivision 1 and 2, ovvero due cartelloni pubblicitari trivision in alluminio, l’artista ci mostra come tutto, potenzialmente, può assumere rilevanza. Dietro i pannelli, infatti, non c'è alcuna immagine poiché di questa ne sono stati privati, una sottrazione che azzera il bombardamento mediatico al quale siamo costantemente sottoposti.

Dan Rees, Road To Back To Relevance, installation view. Courtesy of Nomas Foundation

La rilevanza non è solo uno scherzo o una provocazione per Dan Rees, che attraverso il progetto The Road Back To Revelance 2015, opera dalla quale prende il titolo la personale, ci mostra una scoperta che ha ispirato molti dei suoi lavori. Negli anni ‘80 del ‘900 il Galles sta attraversando un forte periodo di crisi, ma nonostante questo riesce comunque a fondare una campagna di solidarietà per supportare la rivoluzione sandinista in Nicaragua. Il progetto presentato oggi alla Nomas Foundation mostra delle foto realizzate nel paese sudamericano che ripercorrono le tappe della spedizione umanitaria gallese e presenta delle ipotesi di possibili modi di fare solidarietà oggi, nell’era di internet. L’artista viene colpito infatti dal profondo sentimento di solidarietà del Galles in un’epoca in cui la rete non esisteva e i contatti tra due paesi così lontani erano quasi impossibili. Ora che siamo collegati con tutto il mondo abbiamo perso i contatti con la nostra empatia. Dobbiamo ritrovare la strada.

Dan Rees, A Misunderstood Weed, 2016. Courtesy of Nomas Foundation

La strada della rilevanza passa anche attraverso opere come Misunderstood Weed, un’ipotesi di coltivazione domestica di alghe. Si, alghe. Un alimento ricco dal punto di vista nutritivo ma così povero dal punto di vista sociale. Le alghe infatti rappresentavano uno dei principali mezzi di sostentamento del Galles, un cibo per poveri, che male veniva visto dalle classi alte. Dan Rees fa rinascere letteralmente le alghe sia dal punto di vista fisico-biologico che dello status sociale, attraverso un progetto realizzato con il supporto di un pubblicitario (Stimulate Surprise, 2015) dove l’umile pianta acquatica diviene un prodotto quasi glamour, una volta associata ai grandi marchi di moda. Viene quindi creato un possibile cibo per il futuro, una proposta per ridurre le carenze alimentari, in un mondo dove altre alghe più fortunate, come la preziosa alga Nori, largamente consumata in Giappone, sono un cibo associato all’aristocrazia.

Dan Rees, Artex, 2016. Courtesy of Nomas Foundation

In mostra è presentato anche un pezzo della serie più conosciuta di Dan Rees, gli Artex. L’artex è un materiale che negli anni ‘80 veniva usato per rivestire i soffitti a buon mercato: ecco di nuovo un materiale povero che finisce in una galleria d’arte. Leggiamo però sul comunicato che si tratta di olio su tela, quindi il materiale viene evocato, non presentato (è proprio l’artista a dichiarasi pittore in tutti i suoi lavori, anche se la maggior parte di essi assume una valenza plastica). Accanto a questo vediamo delle fotografie dove gli Artex Painting sono incorniciati e messi in bella mostra nelle case dei collezionisti. Il corto circuito è evidente.

L’artista non lavora con materiali poveri ma li evoca, li esalta, li rende appetibili per portarli sulla strada della rilevanza, una strada dura, non priva di pericoli, che nella mostra noi abbiamo il piacere di percorrere.

Nomas Foundation [Roma, Viale Somalia 33]

nomasfoundation.com

Road Back To Relevance

DAN REES

A cura di Ilaria Gianni

15 marzo – 10 giugno 2016

bottom of page