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Viaggio attraverso un’architettura che respira

La z2o Zanin Gallery presenta al pubblico, dal 21 settembre al 7 novembre, EntreNous_02 il tesoro di atreo garden project_2015 con Michele Guido e Hidetoshi Nagasawa. Il progetto di EntreNous nasce dalla volontà di mettere in relazione artisti distanziati da una differenza generazionale in un unico spazio espositivo che crei dialoghi tra le diverse poetiche. Efficace è stato mettere in relazione la sobrietà del pensiero naturale di un artista come Nagasawa e gli studi sulla prospettiva rinascimentale eseguiti da Guido.

EntreNous_02 il tesoro di atreo garden project_2015, 2015, installation view. Courtesy of z2o, photo by Sebastiano Luciano

Un percorso puro quello che nasce dalle opere in carta di Nagasawa il quale fa della natura un universo di pieni e di vuoti, di forme geometriche primarie e leggere che dialogano con lo spazio. In parallelo, gli sviluppi architettonici di Michele Guido fanno sì che, tramite un processo di rinascita, l’architettura non sia dettata solo da regole matematiche ma anche dalla natura stessa, che si fa ispirazione per progetti di giardini. In particolare in Palazzo Spada gallery project_1653/2015 una foglia di palma dà forma al prospetto della galleria borrominiana di palazzo Spada, dalla quale l’artista ha ricavato il progetto di un giardino con elementi rettangolari e circolari serigrafato su una lastra in vetro. L’elemento naturale viene trasformato, codificato, inverte il suo processo: la foglia si crea il suo giardino.

Natura e architettura si fondono in uno spazio dove la scoperta del tesoro diventa avventura. Attraversando le sale, all’interno di un reticolato creato site-specific da Michele Guido, è contenuto il tesoro di Atreo, ovvero i tre cubi di Hidetoshi Nagasawa, la linfa vitale del percorso. Qui l’elemento mitico del ferro, con la sua pesantezza, viene alleggerito grazie alla sospensione da terra: la leggerezza, la resistenza alla forza gravitazionale sono infatti elementi cari al pensiero dell’artista giapponese. I tre cubi concatenati sembrano essere la metafora della purezza non solo geometrica ma anche naturale grazie al reticolato che li custodisce come una serra.

Un ulteriore contributo all’osmosi tra natura e architettura è offerto dallo sviluppo del progetto del Vignola per palazzo Farnese a Caprarola realizzato da Michele Guido, che si affianca ai tre cubi. Qui dalla pianta del progetto rinascimentale sembra nascere un fiore, oppure è il fiore che crea il progetto architettonico? La natura che si codifica, si crea e si dispiega nell’architettura è la risposta.

Importanti sono anche i rimandi allo studio che Michele Guido sta svolgendo sul romanzo quattrocentesco Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, dove il protagonista Polifilo attraversa la foresta e affronta insidie per riconciliarsi con la sua amata Polia, ma tutto non è però che un sogno: Polifilo si addormenta sotto un albero di ghiande, Polia diviene un soffio d’aria ed egli si sveglia. Un viaggio quindi all’insegna della purezza degli elementi naturali. Un mito d’altri tempi.

z2o Sara Zanin Gallery [Via della Vetrina 21]

z2ogalleria.it

EntreNous_02 il tesoro di atreo garden project_2015

MICHELE GUIDO E HIDETOSHI NAGASAWA

21 settembre -7 novembre 2015


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